A Palermo a metà anno siamo già oltre i limiti consentiti con 37 giorni di sforamenti, mentre il Comune da segnali in controtendenza.
Ci risiamo: il Provvedimento delle Targhe Alterne in città (qualcuno se ne ricorda?) sarà molto probabilmente sospeso. Nonostante la sua chiara inutilità – vedi nostra news del 5 maggio – esso era pur sempre un segnale che, opportunamente utilizzato, diceva ai palermitani che il problema “traffico” e il relativo inquinamento atmosferico non si risolve senza un intervento sulla mobilità dei veicoli privati.
Ad oggi si sono registrati 37 giorni in cui le centraline superstiti hanno segnalato il superamento del limite di emissione di PM10. In particolare i punti caldi sono l’incrocio fra Viale Regione Siciliana e Via Di Blasi, Piazza Giulio Cesare.
Cioè a metà anno abbiamo superato il tetto consentito degli sforamenti e il Comune non trova di meglio che dare un segnale di allentamento.
Il PUT viaggia fra Via Ausonia, dove l’ufficio Traffico del Comune deve ancora completare la documentazione, e Via La Malfa dove L’ufficio VAS dell’Assessorato Territorio e Ambiente aspetta il completamento dei documenti per iniziare la procedura di rilascio del benestare. Sono passati otto mesi dalla sua redazione e sei dal suo invio alla Regione.
Intanto nessun intervento per fluidificare il traffico in Via Regione Siciliano ( a quando l’eliminazione dei semafori con la costruzione di sottopassi e complanari?); nessuna volontà concreta di ridurre il traffico nei punti critici del centro urbano ( potenziamento del trasporto pubblico, acquisto di autobus ecologici e minibus per il Centro Stoico, regolamentazione dello scarico merci, ecc,).
Questa Amministrazione è inefficiente per i risultati ottenuti, ma anche per le iniziative progettuali: non c’è traccia della metropolitana leggera, nemmeno della chiusura dell’anello ferroviario; la costruzione delle linee dei tram ridotte da tre a due procede a passo di lumaca, il passante ferroviario pure. Non sappiamo nemmeno se la discussione fra AMIA ARPA e Comune per la gestione delle Centraline si sia chiusa con una decisione: per ora tre centraline sono fuori servizio e le restanti sono senza manutenzione.
Evidentemente per i nostri politici la libertà dell’autista indisciplinato vale più della salute dei cittadini virtuosi, dei bambini e degli anziani e della stessa salute dell’inquinatore.
Ricordiamo che il nostro sindaco è sotto processo per i mancati provvedimenti al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico relativamente agli anni 2002-2005 e che Legambiente e WWF hanno nel marzo di quest’anno spedito alla procura un esposto per gli stessi motivi relativamente agli anni 2006-2009.
L’esposto è scaricabile da questo sito sezione Clima.
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