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Conclusa la due giorni a Gangi, nelle Madonie, il borgo più bello d’Italia 2014

Si è conclusa domenica 12 maggio la due giorni organizzata dal gruppo escursionismo del WWF Sicilia Nord Occidentale a Gangi, eletto nel 2014, il Borgo Più bello d’Italia.

La due giorni pensata e coordinata dai nostri soci Pino Casamento e Carmelo Nasello, quest’ultimo nativo proprio di Gangi, a dieci anni esatti dalla proclamazione di più bel borgo d’Italia, conseguito nel 2014, ha visto la partecipazione di oltre 30 soci che hanno potuto apprezzare le bellezze naturalistiche ed architettoniche del meraviglioso borgo madonita.

In collaborazione con l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Ferrarello che ha accolto il gruppo nel pomeriggio di sabato, e una guida di eccezione come il Prof. Mario Siragusa che, oltre a descriverci la storia e le origini del paese, ci ha accompagnati alla visita delle più importanti rilevanze architettoniche del paese, non tralasciando, il giorno successivo, la visita al sito archeologico di Monte Alburchia, si è potuta avere una veduta d’insieme di questo straordinario territorio al centro della Sicilia.

 

L’aspetto naturalistico ha ovviamente occupato gran parte della due giorni, facendo conoscere ai partecipanti già sabato 11 maggio, dopo l’arrivo presso la struttura del nostro amico Carmelo Giunta ovvero l’agriturismo Casalvecchio, la meravigliosa valle del Torrente Rainò che insieme al Torrente Calabrò formano il primo ramo di quello che poco più avanti, dalla contrada di Botindari, sarà poi chiamato Fiume Pollina, il fiume che segna il confine orientale tra le Madonie e i Nebrodi. Siamo tra i territori di Geraci Siculo, San Mauro Castelverde e appunto Gangi.

Purtroppo la persistente siccità ha reso quasi secchi questi corsi d’acqua di vitale importanza per il territorio, dedito all’allevamento e alle coltivazioni più varie.

L’escursione di poco oltre i 7 km è stata apprezzata soprattutto per la bellezza dei paesaggi attraversati, che spaziano dalla prateria di ampelodesma alla macchia mediterranea, dalle distese cerearicole all’habitat fluviale al bosco deciduo, qui presente nella sponda sinistra del torrente Rainò che da verso Geraci Siculo. 

L’indomani, la domenica mattina ci si è recati alla Rupe Rossa, una rilievo di quasi 1000 m nei pressi di Gangi dove coincidono il Centro Orografico, inteso come luogo di convergenza dei tre spartiacque primari siciliani, ed il Centro Idrologico, inteso come luogo di origine delle tre aste fluviali siciliane principali, quelle cioè che delimitano i tre territori siciliani che sottendono alle suddette linee spartiacque. Oltre a Pino Casamento ha guidato la scoperta di questo sito particolare il Prof. Carmelo Nasello. 

 

Per approfondire basta consultare la nota pubblicata dal Comune di Gangi elaborata da Pino Casamento qui: La Rupe Rossa

 

Dopo la visita alla Rupe Rossa ci si è recati, guidati ancora dal Prof. Siragusa, prima al Santuario dello Spirito Santo ove era in atto una funzione religiosa in occasione della Ascensione e poi a Monte Alburchia luogo simbolo di Gangi posto al confine tra le Madonie e gli Erei a 968 metri di altitudine, che fu sede di insediamenti umani probabilmente a partire dall’età arcaica. Secondo gli storici su questo monte sorgeva un antico insediamento, i cui resti più antichi risalgono al VII secolo a.C.: per alcuni si tratta della città di Herbita, altri ritengono si trattasse di Engyon. Le notizie tramandate dagli storici dell’antichità ne parlano come di una città ricca e costituita da abitanti onesti (Cicerone, Verrine). Una città che, sotto l’impero romano, fornì molti tributi cerealicoli utilizzando per il trasporto la strada Enna-Halaesa che, proprio sotto i romani, era divenuta la città con il porto più importante della zona tirrenica.

Per finire la due giorni il gruppo, dopo una breve degustazione presso il belvedere di Gangi, ha visitato il Museo Giambecchina, che contiene, oltre le opere del famoso pittore siciliano, anche resti archeologici e una sezione etno antropologica. 

 

 

Le visite ai nostri territori fanno parte integrante degli scopi sociali dell’associazione e vengono preparate minuziosamente dai referenti per una approfondita conoscenza dei luoghi da visitare, sia dal punto di vista naturalistico-ambientale che da quello culturale. Ciò consente ai soci di rafforzare la propria conoscenza e legame alla propria terra incentivandone il senso di tutela e salvaguardia degli aspetti naturalistici, ambientali e sociali. 

 


Il video della due giorni è stato realizzato da Eugenio Scaglione, le foto sono dei soci partecipanti:

 


 

Foto Album della due giorni: