Quaranta fra volontari e simpatizzanti del WWF hanno percorso lunghi tratti del fiume per valutarne lo stato delle acque e delle rive. Oltre cento le persone che hanno partecipato alla Giornata dedicata al Fiume.
Il Censimento ha visto la partecipazione di oltre trenta persone, fra cui 15 attivisti del WWF Palermo e circa 20 simpatizzanti che si sono accodati ai diversi gruppi.
Come già indicato nei documenti precedenti si sono formati cinque gruppi ciascuno dotato del materiale necessario per il censimento: cartografia, pennarelli, istruzioni, fotocamera digitale ecc.
Un gruppo ha censito il tratto urbano, un secondo gruppo ha fatto il censimento nel tratto a monte del Ponte sulla circonvallazione, un terzo gruppo ha fatto il controllo del tratto fra Ponte della Grazia e Ponte di Parco, un quarto gruppo ha fatto il censimento del tratto fra Ponte Meccini e Ponte Fiumelato. Un quinto gruppo di simpatizzanti del WWF con una nostra guida ha fatto una escursione nel Fiumelato e a Cozzo Suvarelli.
Alla Giornata del censimento hanno anche aderito il FAI, che sulla base di indicazioni e documenti forniti dal WWF Palermo ha organizzato una gita nella valle del fiume a cui hanno partecipato circa settanta persone, e il Comune di Altofonte che ha organizzato una escursione nel medio corso del fiume.
Nel pomeriggio i gruppi si sono incontrati alla risorgiva Fontana Lupo, per mettere insieme i rilievi fatti e commentare le osservazioni raccolte.
L’emergenza più evidente rilevata deriva dalla incredibile urbanizzazione di tutta la valle prima ancora che il fiume arrivi in città, in special modo delle frazioni ricadenti nel Comune di Monreale: il paesaggio è completamente modificato e i numerosi scarichi fognari, sia di singoli edifici che dei sistemi fognari dei comuni, di acque non depurate rendono il fiume una fogna a cielo aperto prima ancora di ricevere gli scandalosi scarichi della città fra il Canale di Boccadifalco e la foce dove si riversano le acque nere non depurate della periferia est della città.
Abbiamo individuato ben 16 scarichi di acque di fogna non depurate di una certa importanza.
In particolare ci hanno colpito due scarichi che sversano direttamente nella risorgiva di Fontana Lupo, di cui il più grosso in piena attività: luogo incantevole che dovrebbe essere preservato e reso accessibile; il fiume da questo punto prende il nome di Oreto e il suo accesso è reso possibile solo attraversando una proprietà privata. Gli alti livelli di inquinamento rendono sempre più urgente la istituzione, attesa da 10 anni, del Parco chiesto anche dai Comuni di Palermo Altofonte e Monreale.
Pur tuttavia, nonostante qualche costruzione realizzata sulle sue sponde, il fiume mantiene una folta vegetazione sulle sue sponde e una sua integrità visiva.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.