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Sul Catalfano a osservare orchidee e sostenere chi prova a gestire il parco

Sabato 9 aprile scorso si è svolta una escursione del WWF Sicilia Nord Occidentale sul Monte Catalfano che nel periodo primaverile si impreziosisce di decine di specie di orchidee selvatiche. 

Il numeroso gruppo di oltre 50 soci e familiari ha effettuato tre tipi di percorsi, da facile a difficile, che hanno fatto scoprire le bellezze naturalistiche e ambientali del complesso di Monte Catalfano, promuovendo così un turismo lento, rispettoso per l’ambiente, che promuova un territorio dalle potenzialità ancora poco percepite. 

Partendo dall’ingresso lato Mongerbino, il gruppo ha prima effettuato il sentiero chiamato appunto delle orchidee, un facile percorso su sentiero naturale dove si sono osservate tante belle orchidee e altra flora endemica di Monte Catalfano come la Quercia soluntina, presente solo a Monte Catalfano. 

Il secondo tratto dal grado medio di difficoltà si è svolto percorrendo il sentiero della Vignazza dove oltre ad altre specie di orchidee si sono potute visitare le numerose grotte carsiche e zubbi che fanno da quinta al palcoscenico naturale ad anfiteatro degli strapiombanti versanti di Monte Catalfano. 

Arrivati al pianoro dove è presente l’ingresso principale del parco con accesso da Bagheria, con area attrezzata, chiamato “chianu ‘i Mastru Aspanu” il gruppo ha incontrato gli operatori dell’impresa Ecogestioni srl di Michele Raspanti che ha la gestione in concessione dell’area di “Monte Catalfano” e dei relativi servizi turistici, che stanno bonificando tutta l’area, da tempo deturpata e abbandonata. Il WWF Sicilia Nord Occidentale ha apprezzato l’impegno profuso e si è resa disponibile per collaborare fattivamente alla rinascita di Monte Catalfano, per organizzare e partecipare ad eventi che possano sensibilizzare i cittadini al rispetto dei luoghi che, soprattutto nelle vicinanze dell’area attrezzata, sono presi d’assalto da gitanti incivili che lasciando rifiuti deturpano questo meraviglioso scrigno di biodiversità. 

Quindi dopo un breve ristoro, il gruppo ha proseguito la passeggiata con il terzo itinerario, questo rivolto ai più esperti, che prevedeva la visita alla Grotta dell’Eremita, una cavità carsica, la più interessante nell’area del parco, sicuramente frequentata dall’uomo fin dalla preistoria, ricca di stillicidi e quindi di stalattiti e stalagmiti in formazione. 

La giornata si è conclusa con soddisfazione di tutti i partecipanti alle tre fasi della passeggiata. Un ringraziamento al Dott. Michele Raspanti della Ecogestioni per l’accoglienza e la sensibilità ambientale dimostrata.