Non è più tollerabile il grado di impunità che si è raggiunto nella città di Palermo. Quello che è successo ieri in città con incendi diffusi e forze dell’ordine prese a sassate, sono eventi che non possono essere più tollerati nel 2022.
Una tradizione ormai incompatibile con il tessuto urbano ha trasformato alcune aree della città in posti pericolosi e in alcuni casi in campi di battaglia.
Il WWF Sicilia Nord Occidentale denuncia l’incendio di 2 palme di tipo Washingtonia che vivevano da decine di anni lungo l’asse di via Francesco Crispi a 2 passi dal monumento ai caduti della mafia.
Le radici di tutto ciò affondano in una tradizione contadina che, riportata in un tessuto urbano, per di più ristretto e degradato, ha perso i suoi significati primari.
Queste tradizioni, innestate in ambienti a forte malessere sociale, con una bassa cultura della sicurezza e della legalità ci pongono problemi per i quali i rimedi a lungo termine diventano profondi e complessi.
Ma non per questo dobbiamo tollerare gesti che vanno oltre ogni giustificabile comportamento.
Occorrono almeno provvedimenti preventivi per questi eventi ben prevedibili, occorre un’organizzazione e uno sforzo preventivo e coordinato fra i componenti delle forze dell’ordine, fra i vigili del fuoco e gli operatori dei servizi di pulizia della città.
Gli interventi puramente repressivi, necessari nei casi contingenti e specifici, se restano da soli, non fanno altro che allontanare la città “altra” e consegnarla ai signori dell’illegalità.
Ci ripromettiamo di trattare ancora più puntualmente questa problematica durante le nostre attività di educazione ambientale nelle scuole, in particolare in quelle che operano in zone a forte disagio sociale, è la principale via da percorrere.
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