Lettera aperta
Le scriventi Associazioni, esaminato il progetto esecutivo del Sistema Tram della Città di Palermo, rilevano che nell’area libera antistante il Castello dell’Uscibene, è prevista la costruzione di una sottostazione elettrica, mentre in una superficie ricadente a cavallo fra detta area antistante e il controviale lato monte della circonvallazione è prevista la realizzazione del pilone ovest del sovrappasso pedonale.
Occorre rilevare che il monumento dell’Uscibene è stato vincolato con Decreto dell’Assessore regionale dei beni culturali ed ambientali n°2160 del 22 luglio 1991, perché riveste “importante interesse storico-artistico in quanto pregevole esempio di architettura arabo-normanna e parte, insieme al Castello di Maredolce, alla Cuba e alla Zisa di quel complesso sistema urbanistico costituente l’insieme dei “Sollazzi” del Parco Normanno”.
Le cartografie allegate al Decreto di vincolo evidenziano che l’area intercorrente fra il controviale lato monte della circonvallazione ed il suddetto Palazzo normanno risulta sottoposta alla prescrizione (art. 3) del “divieto assoluto di edificazione” (ai sensi dell’art. 21 della Legge 1089/1939) e del “divieto di apportare qualsiasi modifica alle strutture già esistenti”.
Inoltre, si rileva che la realizzazione del sovrappasso pedonale impedirebbe la piena visibilità della facciata del Palazzo dal lato della Circonvallazione, in contrasto con quanto prescritto dal Decreto di vincolo che afferma sia necessario “salvaguardare anche le condizioni di decoro dell’habitat circostante che costituisce un continuum spaziale e culturale con il monumento”, ed a tal fine ha ritenuto di dover istituire “una zona di rispetto attorno al manufatto architettonico che costituisca necessaria cornice per una corretta lettura del territorio”, anche considerato che “la istituzione di questa zona di rispetto si rende altresì necessaria ai fini della restituzione alla fruizione pubblica nella giusta prospettiva e luce della cortina scenica del Castello Uscibene quale ‘Sollazzo’ Regio”.
Facendo pertanto riferimento a quanto stabilito dal suddetto vincolo ed altresì ritenendo che ogni parere reso in contrasto con lo stesso sia illegittimo, e siano di conseguenza illegittimi tutti gli atti conseguenti a detti pareri emessi in deroga ad un vincolo non derogabile, invitiamo la suddetta Soprintendenza ad annullare in autotutela gli atti emessi contra legem e diffidiamo chiunque ad eseguire opere in contrasto con quanto stabilito dal decreto di vincolo ancorché autorizzato contra legem.
Si resta in attesa di risposta ai sensi della normativa sul procedimento amministrativo.
Comitato Professionisti Liberi, Movimento difesa del cittadino, Forum delle Associazioni, Circolo Istrice, Legambiente Palermo, WWF Palermo
Questa lettera aperta è stata inviata alla Soprintendenza beni culturali e ambientali di Palermo, al RUP c/o AMAT Palermo e p.c. Assessore per i beni culturali della regione siciliana, Sindaco di Palermo, Assessore alle infrastrutture, Assessore al territorio, Assessore alla cultura, Quarta Circoscrizione
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