Palermo 06 Luglio 2013
Al Presidente della Provincia di Palermo
Via Maqueda 100
90100 Palermo
Al Sindaco di Palermo
Piazza Pretoria
90100 Palermo
Al Sindaco di Monreale
Piazza Vittorio Emanuele
90046 monreale
Al Sindaco di Altofonte
Piazza falcone Borsellino
90030 Altofnte
p.c.
All’Assessore al Territorio e Ambiente
Via Ugo La Malfa 169
90146 Palermo
Sovrintendenza BB CC AA
Via Calvi 13
90139 Palermo
Oggetto: Costituzione del Parco del Fiume Oreto
Ai destinatari in indirizzo non occorre richiamare il valore evocativo che l’espressione “Parco del Fiume Oreto” suscita in tutti gli abitanti della Valle. Forse non c’è persona comune o amministratore che abbia mai manifestato opinione contraria a questa istituzione. Possiamo dire che gli abitanti delle diverse comunità che si affacciano su questa valle fondano il loro principio identitario sul fiume che tutti li accomuna. Lo dimostra anche il fatto che l’Università di Palermo ha dedicato e dedica molta attenzione a questo territorio, con studi e monitoraggi delle acque del fiume, con studi sulla flora e la fauna della “Conca d’Oro”, con infinite proposte affidate da oltre trenta anni ai laureandi nelle diverse discipline per delineare un uso del territorio che corrisponda alle diverse aspettative dei suoi abitanti. Evidente anche che avere tutelato solo il fiume, con il riconoscimento come SIC (ITA 020012) solo del suo alveo o poco più, non è sufficiente a dare corpo alle aspettative dei cittadini che vorrebbero conservare per sé stessi e i loro figli un paesaggio unico, oggi maltrattato e imbrattato e a forte rischio di scomparsa.
Il tormentato percorso per arrivare alla costituzione del Parco, iniziato concretamente nel 2002 con la presentazione dello studio di Ecosfera, è fermo oggi alle sottoelencate decisioni prese nel 2011 dal Tavolo Tecnico convocato dal Comune di Palermo (a cui hanno partecipato le amministrazioni comunali interessate, la Provincia, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Sovrindenza e una rappresentanza delle Associazioni):
La perimetrazione del Parco che comprende l’intero bacino imbrifero
La richiesta fatta all’Assemblea Regionale, nella precedente legislatura, di introdurre un emendamento alla legge 98/81 che riconoscesse anche nella nostra regione Parchi non solo naturalistici ma anche Parchi locali di interesse sovracomunale (cosiddetti PLIS) con valenze storico-culturali-paesaggistiche oltre che naturali.
Ricordiamo che lo studio Ecosfera, a cui ha collaborato anche la nostra Associazione, completo nelle analisi e nelle proposte, già prevedeva un territorio che nella sua unità comprendesse diverse esigenze di tutela, di rinaturalizzazione e di recupero con un diverso grado di fruizione del territorio.
Pertanto le diverse proposte sino ad allora fatte, sia dai Comuni che da diverse parti politiche e che si richiamavano alla legge 98/81, non poterono ottenere soddisfazione in quanto l’area così individuata non ha nel suo insieme le caratteristiche richieste dalla legge. Alleghiamo una copia sia dell’area perimetrata sia dell’emendamento (bozza in ns possesso).
Ora siamo a conoscenza che è stato presentato nei mesi scorsi all’ARS il ddl 376 (allegato) che propone il riconoscimento dei Parchi Locali sulla falsariga dell’emendamento di cui sopra. La riteniamo una opportuna iniziativa per riprendere questo lungo cammino, nella speranza che finalmente si concretizzi il sogno di centinaia di migliaia di cittadini. Ricordiamo le 70.000 firme di studenti, che chiedevano di vedere realizzato il Parco del fiume Oreto, raccolte da Fiumara d’Arte e presentate all’Assemblea il 14 maggio 2010 tra applausi e adesioni di tutte le amministrazioni interessate, pertanto:
Chiediamo agli enti in indirizzo:
1. di sensibilizzare e di collaborare con l’Assemblea Regionale per avere finalmente anche in Sicilia lo strumento legislativo che consenta la nascita dei Parchi Locali di interesse sovra-comunale per tutelare aree che mantengono intatto il loro valore solo nella loro unità paesaggistica;
2. di riconvocare il Tavolo Tecnico per continuare il lavoro intrapreso, anche con la collaborazione dell’Università di Palermo e della Sovrintendenza, al fine di concordare gli opportuni team per definire i diversi aspetti che riguarderanno la futura gestione del Parco: aree da tutelare (al di fuori delle zone SIC/ZPS comprese nel perimetro) e livello di tutela, soprattutto aree naturali o a forte valenza paesaggistica; aree da risanare, come scarichi fognari diretti nel fiume; aree di valenza storico-culturale da valorizzare; rinaturalizzazione del fiume, soprattutto nel suo percorso finale; percorsi di fruizione da parte dei cittadini, ecc.
Consapevoli anche che il percorso per arrivare alla concreta istituzione del Parco non può essere breve e che il territorio ipotizzato come afferente al Parco, come detto sopra, è privo in atto di qualsivoglia protezione e rischia di continuare ad essere eroso da un’attività edilizia e di trasformazione che gli strumenti urbanistici vigenti nei Comuni interessati non sono idonei a controllare, vanificando l’obbiettivo dell’istituzione del Parco, riteniamo urgente e prioritario che l’intero territorio del bacino imbrifero dell’Oreto, con esclusione dei centri urbani, venga tutelato attraverso un “vincolo paesaggistico” che consenta il controllo sistematico di tutte le attività di trasformazione del territorio fino all’adozione di un adeguato strumento progettuale coerente con le finalità istitutive del Parco. Il primo impegno del Tavolo Tecnico dovrà essere quella di incaricare la Soprintendenza ai BB.CC.AA, unica autorità individuata come competente, ad emanare i necessari provvedimenti per l’adozione del sopra detto “vincolo paesaggistico”.
WWF Palermo ONLUS
Il presidente
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