Con il prossimo avvio del sesto step, 130.000 cittadini a Palermo faranno la raccolta dei rifiuti “porta a porta”, completando così il progetto Palermo Differenzia.
I risultati raggiunti a Palermo in un solo anno, da quando nel febbraio 2010 è partita in alcune zone della città la raccolta fatta con bidoncini condominiali, dimostrano quanto era in mala fede chi per oltre otto anni ha lavorato per riempire la Sicilia di inceneritori per bruciare la “munnizza” tal quale.
I buoni risultati ottenuti, per noi scontati, hanno dato fiducia ai Commissari dell’AMIA nel proseguimento del percorso avviato. Al Comune da tempo è arrivata una proposta di estendere nei prossimi due anni la raccolta porta a porta ad altri circa 130.000 cittadini e di sperimentare ed eventualmente attuare nel resto della città una raccolta differenziata di prossimità con postazioni fisse di contenitori modulari (ecopunti) distanziati di circa 160 metri (modalità applicate con un certo successo a Torino). Questo progetto consentirebbe alla nostra città di non accumulare altro ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di RD del Piano Rifiuti: 40% di RD nel 2012 e 65% nel 2015.
Il Comune non ha ancora dato una risposta positiva, ma non può, dopo avere permesso e tollerato la dilapidazione di molte decine di milioni di euro, negare alla sua azienda i pochi milioni che servono per continuare nel percorso virtuoso avviato.
Intanto noi cittadini possiamo e dobbiamo massimizzare l’attuale raccolta porta a porta migliorando la qualità della stessa. Un comportamento virtuoso da parte dei cittadini nella gestione dei rifiuti può portare nelle attuali condizioni di organizzazione e gestione ad un obiettivo che va oltre il 65% di R.D. Inoltre una cattiva qualità della raccolta può vanificare in parte lo sforzo fatto e aumentarne i costi. Se nella carta c’è plastica o carta molto sporca o altri materiali estranei, bisognerà poi separare questi materiali estranei prima di processare per il riciclo la carta raccolta: si producono i cosiddetti “sovvalli” e questo riduce il valore di vendita della carta raccolta, con minori ricavi dell’AMIA. La stessa cosa avviene per una cattiva qualità dell’organico: separare sempre il rifiuto organico da eventuali scarti di plastica o altro.
Di seguito ALCUNI CONSIGLI per una corretta separazione dei rifiuti.
· Utilizzare per i rifiuti organici esclusivamente i sacchetti biodegradabili: utilizzate quelli che vi danno i supermercati quando fate la spesa oppure potete acquistarli.
· Utilizzate per la carta solo buste o sacchetti di carta, oppure sversate nei contenitori direttamente la carta; mai deporre nei contenitori carta in sacchetti di plastica.
· I sacchetti di plastica si utilizzano esclusivamente per raccogliere plastica e metalli e per i rifiuti indifferenziati.
· Prima di depositare lattine, barattoli di vetro, buste per yogurt e latte, ecc. nei contenitori, sciacquarli sempre per eliminare i residui organici.
· I rifiuti ingombranti devono essere portati negli orari stabiliti alle isole di PIAZZA PULITA, come piazzale Giotto e Viale Francia. Ubicazione ed orari li trovate sul nostro sito al link documenti-rifiuti oppure sul sito di AMIA www.amianet.it. Si può anche chiamare il Numero verde 800 237 713.
· Le apparecchiature elettriche ed elettroniche, come TV e computer e telefonini, devono essere ritirati dal rivenditore che vi vende il nuovo apparecchio; ferri da stiro, lampade a risparmio energetico, piccoli elettrodomestici, ecc. devono essere consegnati alle isole PIAZZA PULITA.
· Se siete incerti su dove mettere un rifiuto (per es. lo specchio rotto dove va? La penna dei bambini? La carta forno? La busta del latte? I giocattoli? Le posate e i piatti di platica?), consultate la Guida pratica alla Raccolta Differenziata che contiene un elenco degli oggetti più usati di cui bisogna disfarsi e la loro destinazione nel sistema di raccolta porta a porta.
La Guida, realizzata da AMIA su suggerimento del WWF è presente anche sul suo sito.
Questi comportamenti ci aiuteranno a tenere una città più pulita e un ambiente più sano.
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