Un appello lanciato da un cittadino di Palermo e accolto subito dal WWF e altre associazioni per trasformare in Giadino il verde di Fondo Uditore, oggi non utilizzato.
Giovanni Callea, cittadino dell’Uditore, ha lanciato questo appello per realizzare un Giardino della Memoria nel Fondo Gelsomino, detto anche fondo Uditore. Appello presente su blog Rosalio e accolto con entusiasmo da oltre 1.500 cittadini. WWF e Legambiente hanno accolto questo appello e hanno lanciato, insieme ad altre associazioni, una raccolta firme per chiedere al Comune il cambio di destinazione d’uso dell’area, oggi di proprietà della regione, che vi aveva previsto la realizzazione di edifici per ospitarvi tutti gli assessorati.
Leggi l’appello e scarica dal link documenti-verde urbano il modulo per la raccolta firme. La prima fase di raccolta firme si chiude a metà dicembre e i moduli con le firme possono essere portati o al WWF o a Legambiente, come riportato sugli stessi.
Alle Associazioni, ai cittadini di Palermo
Oggetto: Appello alla città per l’istituzione di un “Giardino della Memoria” a fondo Uditore/Gelsomino.
Una città è l’insieme delle singole visioni degli individui che la popolano e contestualmente la capacità che questi hanno di condividere e sostenere a vicenda queste visioni. La città che ci è stata consegnata porta con sè i segni indelebili delle capacità di visione di quanti ci hanno preceduti. Siano questi edifici unici quali il Teatro Massimo o la cattedrale, o l’inqualificabile assetto urbanistico che dobbiamo al così detto “sacco di Palermo”. Esprimere una visione collettiva ed adoperarsi per realizzarla è quanto distingue una collettività da un’altra; è un compito che svolgiamo per noi ma anche e sopratutto per i nostri figli e per quelli che seguiranno. Palermo è una città forte, con una grande storia e con un grande passato anche civico. Quanto siamo stati, la nostra identità civica, la nostra capacità di visione va ricostruita e recuperata.
Se a Palermo esistesse uno spazio verde, al centro di quella che fu la conca d’oro, farne un giardino pubblico sarebbe una scelta quasi automatica. Se questo spazio fosse di utilità sociale, perché insiste su un’area priva di spazi di aggregazione e con una grande densità mafiosa, la scelta sarebbe resa ineluttabile. Se infine questo spazio fosse carico di significati simbolici, se potesse essere assunto a simbolo di una rinata volontà di cambiare il corso della recente storia, farne un giardino pubblico, un luogo della memoria e del futuro, sarebbe un obbligo morale oltre che civile.
Questo luogo esiste, è un demanio regionale che insiste sulla rotonda di via Leonardo da Vinci. Noto come fondo Uditore, il luogo dove si nascondeva e fu catturato Riina. Abbiamo la grande opportunità di piantare una finestra di bello al centro di quella distesa di cemento che è stata la Conca d’Oro. Associazioni e liberi cittadini hanno iniziato un percorso aggregativo per condividere questa visione e far sì che questo spazio possa diventare un giardino pubblico a disposizione della Città di Palermo. L’intenzione è quella di avviare una grande battaglia di civiltà nella quale non esistono controparti. Le grandi conquiste sono, d’altro canto, frutto di un lavoro comune verso un obiettivo e non contro qualcosa o qualcuno. Cittadini, associazioni, istituzioni, potranno impegnarsi per il conseguimento di un obiettivo in favore del bene comune, la scommessa è quella di lasciare Palermo un po’ migliore di come è stata a noi consegnata.
Questa iniziativa si inserisce in un percorso di recupero del verde in città che ha già visto più di tremila sottoscrizioni per la pubblica fruizione di un cipresseto storico in via Leonardo da Vinci (Villa Fiori). Intende essere un’occasione di rinnovata riflessione sulla città e sul disegno futuro che abbiamo per Palermo.
È stata avviata la fase costituente di un comitato cittadino che segua i percorsi attuativi di questo progetto: in questa prima fase è necessario il coinvolgimento massimo della città, dei cittadini e delle istituzioni, e contestualmente devono essere avviate le procedure per la variazione della destinazione urbanistica (da edificabile F15/F12 a verde urbano F4).
Hanno già aderito alla costituente WWF, Legambiente, vari intellettuali e cittadini di Palermo e del quartiere. È stata anche attivata una pagina facebook (facciamo nascere un nuovo parco a Palermo) che ad oggi ha già quasi 1400 adesioni).
Condividi con noi questa visione, aggiungici del tuo, piantare un giardino nella propria città è come piantare un fiore nel proprio balcone. Serve a ricordarci il bello da cui proveniamo e a ricordare ai nostri figli che ci siamo preoccupati anche del loro futuro.
Ottobre 2010
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