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Escursione e Birdwatching alla Riserva Naturale Orientata “Saline di Trapani e Paceco”

ESCURSIONE DI DOMENICA 24 MARZO 2018

Riserva Naturale Orientata “Saline di Trapani e Paceco” OASI DEL WWF. Comuni di Trapani e Paceco

Referente: Nicola Napolitano (349 833 3414)

Riferimento per gli appuntamenti: Pietro Ciulla (338 186 4718)

Località di inizio dell’escursione: Saline di Trapani, centro visite Mulino Maria Stella, Strada Provinciale 21 Trapani

Difficoltà: facile (adatto anche ai bambini – no animali)

Lunghezza del percorso: 4 Km circa

Durata: 5 ore circa dalle ore 10.00 alle ore 15.00

Tipo di percorso: terreno pianeggiante

Dislivello: nullo

Appuntamento: ore 08.15, partenza 8:30 da piazzale parcheggio Giotto, lato via Giotto con le proprie autovetture per Trapani

Mezzi: Auto private.

Spese di viaggio: le spese di viaggio verranno condivise fra gli occupanti di ogni singola auto. (6 euro – 220 km, a/r, 1h 20’ da Palermo, via Autostrada Palermo-Mazara con uscita a Trapani)

Colazione: al sacco, a carico di ogni partecipante (non dimenticare la provvista d’acqua)

Attrezzatura e Abbigliamento: abbigliamento adatto alla stagione e alle condizioni metereologiche della giornata (sono comunque essenziali zainetto e scarponcini o quantomeno comode scarpe da passeggio).

Contributo: non Soci 5 Euro – Soci 3 Euro. Il contributo comprende l’assicurazione contro infortuni.

 

DESCRIZIONE DELLA RISERVA

La R.N.O. Saline di Trapani e Paceco è stata istituita nel 1995 con D.A. n. 257/44 del 11 maggio ed affidata in gestione al WWF Italia.

L’area protetta ricadente nei comuni di Trapani e Paceco con un’estensione complessiva di circa 1000 ettari, è divisa in 2 zone, di cui 700 ha di zona A, coincidente con le vasche di salina, e circa 300 ha di zona B.

Le saline sono un importantissimo luogo di sosta per migliaia di uccelli durante le migrazioni, pertanto la zona risulta essere di particolare interesse ornitologico; infatti sono 208 le specie finora censite, molte svernanti (fenicotteri, spatole, aironi bianchi maggiori, garzette, falchi di palude, limicoli e più di 5.000 anatidi) e altre nidificanti (avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli, fratini, calandrella). Tra le specie censite nella Riserva, il tarabuso, la garzetta, l’airone bianco maggiore, la spatola, il fenicottero, il cavaliere d’Italia, l’avocetta (presa a simbolo della Riserva), il gabbiano roseo, il fraticello, il martin pescatore.

Tra i pesci è presente Aphanius fasciatus, incluso nell’allegato II della Direttiva Comuntaria “Habitats”. L’entomofauna annovera numerose specie di insetti endemici e/o rari quali Cephalota circumdata imperialis, Cephalota litorea goudoti, Pterolepis elymica, Teia dubia arcerii. Infine, il piccolo crostaceo Artemia salina è stato ed è tuttora oggetto di grande interesse, sia in termini sistematici e di ricerca pura che di ricerca applicata.

Tra gli habitat di rilievo presenti:

– Lagune costiere: i bacini utilizzati per l’estrazione del sale, date le tecniche utilizzate (che sono quelle tradizionali in uso da secoli) e la particolare geomorfologia della costa (che vedeva la presenza di lagune e pantani costieri), costituiscono un ambiente che seppure in gran parte artificiale, ospita una grande diversità biologica, dal livello microscopico dei batteri a quello macroscopico degli uccelli. Si tratta di organismi estremamente specializzati per questo ambiente, e per i vari gradi di salinità presenti nelle differenti vasche, oppure (come nel caso degli uccelli) che trovano in questo ambiente sosta e cibo durante le migrazioni.

– Steppe salate mediterranee: associazioni vegetali ricche in specie di Limonium (di cui numerose endemiche) con presenza di Lygeum spartum, su suoli temporaneamente o periodicamente permeati da acqua salmastra e soggetti ad estrema aridità estiva.

– Vegetazione annua delle linee di deposito marine

– Fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi)

Per questo elevato valore ambientale, le saline sono sottoposte a diversi vincoli di tutela: nel 2011, il Ministero dell’ambiente ha dichiarato la zona umida della riserva delle Saline di Trapani e Paceco sito “di importanza internazionale” ai sensi della “Convenzione di Ramsar”. Esse rientrano anche, secondo la Direttiva Habitat, tra i Siti di Interesse Comunitario, nonché tra le Zone Protezione Speciale previste dalla Direttiva Uccelli.

L’escursione avverrà lungo tre percorsi e si baserà principalmente sull’osservazione dell’avifauna.

Da parte nostra porteremo un cannocchiale e qualche binocolo, ma è consigliabile, per chi ne è in possesso, attrezzarsi con propri strumenti di osservazione per godere maggiormente le osservazioni.

Durante la giornata faremo una pausa colazione in salina stessa.

 

Modalità di gestione delle escursioni: clicca qui

1) Per ogni escursione si chiederà a tutti i partecipanti un contributo aggiuntivo alla quota assicurativa. In pratica si chiederà ai soci un contributo aggiuntivo alla quota assicurativa pari a 1 €, pertanto l’importo complessivo per i soci sarà pari a 3 Euro (2 € per l’assicurazione, 1 € per il contributo aggiuntivo). Ai non soci si chiederà un contributo aggiuntivo alla quota assicurativa pari a 3 €, pertanto l’importo complessivo per non i soci sarà pari a 5 Euro (2 € per l’assicurazione, 3 € per il contributo aggiuntivo). Per i partecipanti età fino a 12 anni non è richiesto alcun contributo al WWF ma solamente la quota assicurativa di 2 €.
Occorrerà che i partecipanti diano i loro dati anagrafici se non già in possesso del WWF, questi serviranno per formalizzazione della copertura assicurativa.

Gli spostamenti verso il luogo d’inizio delle escursioni avverranno con le auto dei partecipanti che vorranno metterle a disposizione. Il WWF Sicilia Nord Occidentale non garantisce pertanto il trasferimento verso il luogo d’inizio dell’escursione ai partecipanti che non saranno riusciti a trovare un posto nelle auto disponibili.

Si cercherà di viaggiare a pieno carico di passeggeri per evitare inutili sprechi di carburante.

Il proprietario di ogni singola auto concorderà con i passeggeri ospitati l’entità del rimborso carburante dovutogli, quindi ogni partecipante avrà l’onere di un’ulteriore quota aggiuntiva “carburante” oltre il contributo al WWF e la quota assicurativa, da devolvere direttamente all’autista dell’auto in cui è ospitato.

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