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WWF: le riserve siciliane in pericolo per mancanza fondi regionali

Di seguito comunicato stampa WWF Italia

Le riserve siciliane hanno bisogno di certezze

19 May 2018
«Le riserve siciliane hanno bisogno di certezze, di risorse e di politiche capaci di garantire la continuità di una gestione che, fino ad oggi, ha fatto della Regione non solo una destinazione d’arte e cultura ma anche di bellezza, paesaggio, natura incontaminata e protetta: milioni di turisti scelgono la Sicilia anche per questo».

Lo dice la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi commentando quanto emerso dal convegno “Riserve Naturali: una risorsa per il futuro della Sicilia” in svolgimento all’Orto Botanico dell’Università di Palermo, promosso da Legambiente Sicilia, WWF Italia, LIPU, CAI Sicilia, GRE, Rangers d’Italia, Italia Nostra.

«Oggi la conservazione della biodiversità va oltre i soli valori ambientali e diventa essenziale per la qualità della vita e il benessere, anche economico. Una larga parte del patrimonio naturalistico siciliano è tutelato da riserve affidate alle associazioni ambientaliste (sono 4 quelle gestite dal WWF) che ne garantiscono conservazione e fruizione sostenibile con grande ritorno ambientale, culturale e turistico e assicurando la salvaguardia dei servizi ecosistemici». Aggiunge il delegato del WWF in Sicilia Franco Andaloro che spiega: «Il taglio di bilancio, su realtà ridotte alla mera sussistenza ne determinerà la chiusura con enormi e irreversibili danni ambientali: è necessario, in attesa di attuare in modo condiviso, nuove strategie gestionali delle riserve, reintegrare la voce di bilancio evitandone la inevitabile chiusura ad agosto».

«Che senso ha buttare a mare anni di una tra le migliore e trasparenti gestioni della della natura siciliana? Una scelta di discontinuità non solo lascerebbe decine di persone senza lavoro: tradirebbe la storia siciliana e la sua gente che si riconosce orgogliosamente nella bellezza delle Riserve Siciliane».

Continua la presidente del WWF Donatella Bianchi che conclude: «Invitiamo il Presidente Musumeci a rivedere l’incomprensibile posizione assunta pronti a discutere soluzioni alternative che garantiscano la continuità gestionale».

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