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Emergenza Rischio Chiusura Riserve Siciliane

wwf_torresalsa_002Di seguito pubblichiamo un articolo del nostro Presidente Donatella Bianchi sull’argomento sul rischio chiusura delle riserve ambientali siciliane per mancanza fondi regionali.

Riserve siciliane, senso di responsabilità delle associazioni

“Ci auguriamo che questa situazione venga risolta nel più breve tempo possibile anche perché per le riserve sta per aprirsi il periodo più importante sia dal punto di vista naturalistico che da quello turistico”.

Lo dichiara la presidente del WWF Donatella Bianchi che aggiunge: “Auspichiamo che al grande senso di responsabilità dimostrato dalle Associazioni ambientaliste corrisponda un’attenta riflessione rispetto alle risorse destinate allo straordinario patrimonio naturale e culturale della Sicilia, perché la questione ambientale e quella culturale non possono essere trattate in emergenza e con indifferenza”.

Nella riunione di oggi sulle riserve siciliane in cui era presente il Direttore Generale del WWF Gaetano Benedetto, le Associazioni ambientaliste hanno compiuto un gesto di altissima responsabilità perché anche rispetto alla mancanza immediata di fondi si sono impegnate a garantire il prosieguo della gestione ordinaria delle riserve sino al 31 maggio. Dal canto suo la Regione Siciliana, attraverso l’Assessorato all’Ambiente e quello al Bilancio si è impegnata, entro la stessa data a sbloccare i fondi necessari al pagamento di questo periodo e a trovare quelli necessari per il secondo semestre del 2016.
Il problema nasce dal fatto che tutti, compresi i rappresentanti degli assessorati all’Ambiente e al Bilancio hanno riconosciuto che lo stanziamento nella finanziaria regionale per le riserve non ha tenuto conto dei costi degli enti gestori che operano in convenzione con la regione sulla base di una pianta organica determinata dalla regione stessa.

Le convenzioni delle riserve regionali affidate alle associazioni ambientaliste sono costate, nel 2015, circa 3,9 milioni di euro. Una vera inezia rispetto al bilancio regionale e agli straordinari risultati, sia di tutela ambientale che alla promozione turistica, ottenuti nelle riserve. Nella Finanziaria 2016, in bilancio, sono stati messi solo 1,8 milioni di euro di cui 850 mila immediatamente disponibili e 1 milione circa che sarebbe arrivato a valle di uno stanziamento statale non ancora ricevuto dalla regione.
L’accordo trovato, dunque, consiste nel fatto che le le associazioni proseguiranno, anticipando i costi della gestione, nonostante questo milione non sia ancora disponibile con l’impegno della Regione a sbloccarlo quanto prima anche con una manovra compensativa rispetto ad altre voci. Resta il tema del futuro delle riserve e il fatto che le risorse per il secondo trimestre possono essere reimpiegate solo attraverso un provvedimento di legge. Di fatto quella che si è creata oggi è una tregua basata sul senso di responsabilità di tutti rimandando la definizione di soluzioni più strutturali ad una riunione già fissata per il prossimo 3 maggio.

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