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RIFIUTI: IN SICILIA SI CAMBIA ?

Gli imprenditori siciliani si schierano contro gli inceneritori e fanno il tifo per la raccolta differenziata spinta.

Confindustria Sicilia ha espresso in un documento una proposta per la gestione dei rifiuti urbani che si incentra su due punti

Impegnarsi nel compostaggio della frazione umida e nel recupero dei materiali, provenienti da raccolta differenziata.

Selezionare la frazione residua al fine di produrre un CDR di qualità da poter utilizzare in impianti termici già presenti nell’isola (cementifici, ecc.)

Questo documento è stato anche consegnato al Governo Regionale, ancora impegnato in questi giorni nella elaborazione del Piano Rifiuti e pressato dal Governo Nazionale affinché preveda anche l’uso di “termovalorizzatori”

Questa proposta, che non coincide totalmente con la nostra posizione, ha alcuni vantaggi significativi e determinanti rispetto alle posizioni sostenute finora in Sicilia sia dal precedente Governatore sia dall’attuale, che non ha mai escluso l’uso di inceneritori dedicati ai rifiuti.
· Essa esclude l’uso di inceneritori dedicati, che devono essere alimentati in continuità e per circa trenta anni.
· Il coincenerimento è una opzione che può essere ritirata in qualsiasi momento, è flessibile e può adeguarsi alla offerta del momento.
· E’ un messaggio forte in direzione di una effettiva mobilitazione verso la raccolta differenziata spinta.

Noi speriamo che, dopo anni di contrapposizioni e immobilismo, finalmente la Sicilia si metta in cammino verso un futuro più virtuoso e che anche da noi si prendano decisioni concrete per avere una regione senza rifiuti. Rifiuti Zero è una strategia che nel mondo è stata adottata da alcune comunità e che si dimostra vincente: meno costi per i cittadini, più igiene in città, più lavoro per le comunità locali, più rispetto per l’ambiente.

Qui di seguito il Comunicato Stampa che Legambiente WWF Rete Rifiuti Zero hanno emesso sull’argomento.

COMUNICATO STAMPA

Legambiente, WWF e Rete Rifiuti Zero Sicilia esprimono apprezzamento per il documento di Confindustria Sicilia con cui boccia la realizzazione degli inceneritori nell’isola.

Prendiamo atto dei contenuti dell’incontro che si è svolto questa mattina fra Confindustria Sicilia ed il Governo regionale, che rappresentano un grande passo avanti verso una gestione sostenibile dei rifiuti in Sicilia. Gli industriali hanno presentato un documento con cui si fa inequivocabilmente giustizia delle argomentazioni strumentali con le quali il Governo nazionale sta provando ad imporre gli inceneritori in Sicilia, così come ha già fatto in Campania. Anche Confindustria, con il suo documento, chiarisce che la realizzazione degli inceneritori non rappresenta la soluzione più efficace per la gestione dei rifiuti che deve essere centrata sulla raccolta differenziata che deve cogliere l’obiettivo del 65 per cento previsto dalla normativa nazionale regionale. Il coincenerimento, proposto da Confindustria, in impianti già esistenti (cementerie, centrali elettriche, ecc.) finalizzato alla valorizzazione energetica esclusivamente della parte residuale della differenziata, può essere considerato, solamente in via transitoria, come primo passaggio di un percorso verso la strategia rifiuti zero. Nell’immediato, comunque, per quanto riguarda gli inceneritori, non possiamo che sottolineare l’utilità della proposta di Confindustria, che vede oggi sostanzialmente sulle stesse posizioni il Governo regionale, gli ambientalisti e gli industriali, e che rafforza ulteriormente l’idea che sta prevalendo all’interno della Commissione che sta redigendo il piano regionale dei rifiuti, fermo restando che la nostra posizione prevede per il trattamento della frazione residuale, impianti di trattamento meccanico biologico per un ulteriore recupero “a freddo” di materie da riciclare.

14 ottobre 2010
L’ufficio stampa

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